SEGUIMOS TONTEANDO

Antes de entrar en materia, les traigo copiadas de Atención Viandante, un par de invitaciones muy interesantes:

1- Primera juntada bloguera literaria: Books and Blogs

Este domingo a las 18 horas realizaremos el primer café literario y blogueril a realizarse en Unquillo, Córdoba Capital.

Se llevará adelante en un café llamado Tierra, frente a la Casa de la Cultura; dentro del paseo comercial Estación Unquillo, y a media cuadra de la terminal de ómnibus de dicha ciudad.
No hay excusas, el colectivo te deja al toque.

¿Por qué lo hacemos en Unquillo?, porque ahí hay varios y buenos escritores que se prenden, y porque nos gusta ir de joda, aunque más no sea unos kilómetros.

Ya hay varios confirmados, están invitados a sumarse.
La idea es que cada quien lleve algunos de sus materiales así los leemos y hablamos de blogs, libros y cultura.

2- Hay juntada bloguera en el centro de Córdoba:

Los chicos de Córdoba Weblogs están armando un Beer and Blogs en lugar a definir de Nueva Córdoba el próximo Jueves 22 de Mayo a las 20 horas.
Yo voy, el que se quiera prender, venga nomás.

Y AHORA SÍ, MI MATERIAL DE LA FECHA.

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Ésa que ven arriba es mi cara de hartazgo por el tiempo que llevo esperando que blogger se digne a subir la foto que tenía programada para este post. Como no pienso fosilizarme esperando que lo haga, vaya ese dibujito como ilustración de hoy.



Finalmente hoy blogger subió mi foto, pero dejo la protesta anterior porque la tiene merecida

Y como ya anuncié en mi post anterior, éste está también relacionado con el POBRE TONTO.

Se trata de una traducción al italiano que me regaló mi amiga Rossana Canu, y que me parece interesante presentar a los lectores, como una invitación al ejercicio del idioma. (Iba a poner ejercicio de la lengua, pero no va a faltar seguramente algún desubicado que agarre para el lado de los tomates) Además, quién les dice, tal vez hasta me traiga lectores del Viejo Mundo.

Como acotación extra, puedo contarles que las tareas de preparación para el libro en que ese cuento se publicó, tuvieron un sabor muy especial.

De resultas de una propuesta de la Editorial baobab, convocando a doce autores del interior que con anterioridad habíamos participado en sus certámenes literarios (y resultado finalistas en ellos) nos conocimos todos, y nos reunimos para discutir título, formato, costos, fecha y modo de presentación.

Fue una experiencia inolvidable estar "en la cocina " del libro y conocer gente maravillosa. Lamentablemente, después no seguimos en contacto, a pesar de las promesas en ese sentido.

El acto de presentación fue también algo muy especial, y tengo recuerdos de él que irän apareciendo en el blog bajo la etiqueta
Anécdotas verídicas y no tanto.

POVERO SCEMO

di Graciela Argüello

Traduzione di Rosanna Canú

Evaristo non era mica totalmente scemo; insomma, se qualcuno si prendeva la briga di spiegargli le cose lentamente e ripeterle quante volte fosse necessario, finiva per acquistare una discreta abilitá nell’ eseguire lavori semplici. In questi casi si trasformava in un operaio diligente e talvolta insostituibile, poichè il suo vuoto d' immaginazione gli impediva di distrarsi da quello che stava facendo con impegno e dedizione, senza mai lamentarsi e neppure manifestare stanchezza.

Infatti, nella borgata tutti provavano per lui un certo affetto e non dubitavano se dovevano incorporarlo a qualsiasi gruppo addetto a lavori pesanti. Il tempo investito per eliminare la sua iniziale lentezza, veniva subito compensato quando finalmente raggiungeva un soddisfacente livello di competenza.

Inoltre, era forte e silenzioso, insensibile al caldo e impermeabile ai vizi. Aveva una virtù proveniente dal suo principale difetto: Evaristo stentava a fare discorsi coerenti e quindi non aveva mai preso l'abitudine di fare pettegolezzi e ancora meno divulgare segreti propri o altrui. Ognuno parlava davanti a lui agiatamente e dettagliamente. Evaristo era l'ermetismo in persona. Si ci fidava di lui più per scarto che per convizione. La sua prudenza era al di sopra di ogni sospetto.

Quando gli altri operai dei pozzi si mettevano a riposare sotto la vite, e si lasciavano andare a scherzi pesanti oppure a chiassosi commenti relativi l'ultima avventura del Chato, per esempio; Evaristo, senza emettere parola, seduto per terra, si rimetteva in forze, di santa ragione, divorandosi il pranzo.

Oppure, quando scaricava la cedrangola - perche Evaristo era in tutti i posti, facendo lavori che esigevano forza fisica ma esecuzione semplice - sembrava non ascoltasse qualche malvagio commento del Toto, specialista in visite a signore che si annoiavano in assenza dei rispettivi mariti, e che dopo riferiva dettagliatamente a Beto, il cui silenzio si assicurava attraverso la paura, e davanti a Evaristo che era sempre sulla luna.

E anche i signori del paese cercavano Evaristo per mettere a posto qualche orto, o aggiustare una persiana. Lui lavorava sempre mimetizzato ed efficiente. Don Romulo non si scomodava a interrompere le sue ardenti avances a Ciccia, la segretaria, mentre Evaristo laborioso e con lentezza, disfava con mano insicura ed espressione assente il riquadro della finestra che si chiudeva male.

Evaristo aveva raggiunto, senza esserselo proposto, lo status di insuperabile addetto ai lavori, istancabile nel riparare tutto quello che non funzionava e richiedeva forza e pazienza, il tutto grazie alla mancanza di cognizione e ingegno che ovviamente non possedeva.

- Donna Elina, chi ha messo a posto le tegole a casa sua? Ho bisogno di qualcuno tanto audace da salire sul mio tetto.

- Evaristo, Giuseppina, chi altro puó essere? E, a proposito, se lo vede me lo mandi, per piacere, anch'io ho un problema con la tubazione della vasca e Gioacchino è un inutile.

Evaristo, ogni mattina, passeggiava da una punta all'altra del paese, tutto preso dai suoi piccoli obblighi, tranne quando era chiamato per qualche lavoretto in campagna. In giornate come quelle, lamentevamo la sua assenza , oltrettutto perche ci mancavano le sue mele.

Evaristo, involontario testimone delle liti matrimoniali, di romanzi extraconiugali, di sporche alleanze politiche, di pressioni economiche, e di accurate macchinazioni dei signori di alto bordo destinate a truffare gli altri, di indegne bacchettonerie clericali, di effervescenze prematrimoniali, di mormorazioni lapidarie, involontariamente era un vivo compendio delle sottostoffe della storia nascosta del paese. Una enciclopedia della meschineria umana. Una faccia da fesso mai assente da nessun posto dove si perdeva l'ipocrisia e si svestiva il profilo peggiore di ogni uomo.

Un bel di' , il poveraccio piantò baracca e burattini e si presentò alla stazione con una lussuosa valigia di coccodrillo che faceva insieme con le sue brillanti scarpe nuove, e non stonava nemmeno col suo impeccabile abito inglese e col suo Rolex d' oro e la sua cravatta di pura seta italiana. Prese il treno e lasciò il paese con un carico inusitato di soldi nella valigia.

Nonostante ciò, nessuno azzardò una ben che minima manifestazione di sorpresa. Nemmeno una domanda. Tutti sapevano troppo bene la ragione di tanta inattesa prosperitá e gli mettevano sopra un manto di silenzio. Alla vigilia della sua partenza, un Evaristo rinnovato, li aveva visitati per proporre loro con il piu fluido e accademico stile un cortese e proficuo scambio nel quale egli contribuiva con la discrezione e gli altri, con tantissimi soldi.

Por ahora, esto es todo, sigan nomás tonteando hasta el próximo sábado, y si ganan plata con ello, mucho mejor. Un beso. Graciela.

 

Un abrazo y hasta el próximo sábado. Espérenme con la noticia de que le dieron hogar a un perrito o gatito de la calle, ¿les gusta la idea?

P.S.: Recuerden que cualquier cosa que quieran usar de este blog debe incluir la  mención de la fuente, porque todo en él tiene protección de propiedad intelectual.